Sarà perché ho studiato la Grecia classica per tutti gli anni dei liceo e l’ho esplorata in lungo e in largo durante i miei viaggi in Grecia, ma in questa fase della mia vita quello che cerco quando vado ad Atene è una città diversa dalla solita polis dell’età periclea.
Non che la sminuisca, tutt’altro, ne riconosco grandezza e splendore. E ci sono luoghi a cui torno volentieri. Ma un po’ mi dispiace vedere che il racconto di Atene è spesso univoco e costretto in una gabbia: l’Acropoli, l’Agorà, templi e classicità. Oppure la crisi, il traffico, che caos, che caldo, che brutta. Un salto obbligato scappando verso le isole. La solita storia.
È per questo che ho voluto raccontare una Atene un po’ diversa dal racconto dominante con il mio podcast Filakia – Cartoline da Atene. E tuttavia non ho resistito al richiamo della Atene raccontata da Giorgio Ieranò. Che per fortuna mescola un po’ le cose. La parte preponderante, non te lo nego, è classica. Del resto classica è la sua formazione. Io mi aspettavo qualcosa di diverso, qualcosa di inedito, ma ci sono vari affondi nella storia più moderna che tutto sommato mi hanno accontentato.
Benché mi aspettassi altro, non ne sono rimasta delusa, è un bel libro e Ieranò si conferma un ottimo narratore di grecità. Forse è più godibile per chi non conosce già la Atene classica, o non la conosce abbastanza a fondo. Per me è stato per lo più un (pur piacevole) ritorno a storie note.
Dove: Atene
Quando: all’antichità a oggi
Titolo: Atene. Il racconto di una città
Autorə: Giorgio ieranò
Editore e anno: Einaudi 2022
Genere: storia
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