Imperi dell’Indo – Alice Albinia

Alice Albinia viaggia da sola risalendo il corso del Fiume dei Fiumi, l’Indo, per oltre 3000 km. Via acqua ogni volta che sia possibile, diversamente in auto, bus, taxi, jeep o a piedi. Di tanto in tanto si concede deviazioni per visitare luoghi vicini. Sullo sfondo sempre il fiume, quello che ha rappresentato e rappresenta per i popoli che hanno vissuto e vivono lungo le sue sponde.

Partita dal delta del fiume sul mare Arabico, giunge fino alle sorgenti tra le vette tibetane. Sulle sue rive sono nati gli inni del RigVeda e le misteriose civiltà vallinde e hanno convissuto per millenni sufismo, islamismo, induismo, buddhismo e una miriade di minoranze. I destini delle persone si sono intrecciati a quello del fiume geograficamente ma anche spiritualmente. E oggi che il fiume è in pericolo, soffocato dalle dighe e da una gestione che fa i conti con le rivalità tra i paesi che attraversa, la viaggiatrice racconta anche i risvolti meno poetici e più drammatici con una capacità narrativa capace di tenere insieme tante storie e molti fili senza perdere la rotta. Questo libro è insieme una riflessione sul subcontinente indiano di oggi, un’indagine storica, un trattato di geografia umana, un romanzo di viaggio.

Il viaggio è del 2005 ma è stato preceduto da altri viaggi nel Sindh, a Lahore, Peshawar e Delhi, dove l’autrice ha anche vissuto a lungo, per documentarsi prima di partire. Documentarsi ma non prepeparsi: nulla è stato organizzato in anticipo e non ha avuto alcun supporto alle spalle. “È stato più interessante così, credo. Diversamente finisce per esserci sempre qualcuno che media tra te e la persona che vuoi incontrare.”

L’itinerario: da Karachi in Pakistan fino al Tibet passando per il Sindh con uno sconfinamento (clandestino) in Afghanistan, poi Punjab, Kashmir, Ladakh, fino al confine con la Cina. I km sono 3000 ma i millenni di più così come popoli, paesaggi, tradizioni, conflitti. Tutti nati sulle rive del fiume.

Fu l’Indo a dare coerenza alla mie esplorazioni; il fiume è al centro di questo libro perché scorre attraverso le vite delle sue genti come un incantesimo.

La parte che mi è piaciuta di più? Quando nel bel mezzo del mondo musulmano scopre una comunità dove le donne sono libere e considerate pari agli uomini. È il popolo dei kalash che pratica una religione più antica dell’induismo e indossa abiti dai colori vistosi. Li aveva già incontrati Fosco Maraini durante i suoi viaggi. Le donne kalash non portano il velo, danzano senza inibizioni e possono scegliersi da sole il marito.

E quando arriva in Tibet, dove il viaggio si conclude:

“Siamo così in alto – lo spessore dell’altopiano del Tibet è il doppio del resto della crosta terrestre – che il cielo non mi è mai parso tanto ampio”.

Sul sito dell’autrice puoi ascoltare una selezione di canti e suoni che ha raccolto lungo il tragitto.

Vuoi ripercorrere il suo viaggio?
libro imperi dell'indo alice albinia

Dove: lungo il corso del fiume Indo
Quando: 2005
Titolo: Imperi dell’Indo
Autorə: Alice Albinia
Traduzione: Laura Noulian
Editore e anno: Adelphi 2013
Genere: reportage, storia, narrativa di viaggio
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