Era il 26 settembre 1687 ad Atene quando accadde qualcosa che oggi ci getterebbe nel più incredulo sconforto: il Partenone, che era giunto pressoché intatto attraverso i secoli, saltò in aria per via di una bomba. Lo scopo era far esplodere in aria la polveriera dei turchi che resistevano ai veneziani. Il tempio divenne un cumulo di macerie.
Fu un gesto sconsiderato ma anche fortemente simbolico. L’occidente cristiano aveva bisogno di riconquistare un simbolo potente per affermare la propria forza sull’impero ottomano. Scelse Atene, che da secoli era in mano turca. E il Partenone su cui piantare la bandiera con il leone di San Marco (solo per poco, in verità).
La storia della distruzione del Partenone la conoscevo già ma il libro mi ha comunque appassionato. È stato interessante anche leggerne premesse e risvolti, pur se troppo spesso mi è parso che l’autore si soffermasse su Morosini come personaggio più che su ciò che ha fatto (fare) al Partenone.
È di fatto un libro di storia ma scritto come un reportage giornalistico, molto piacevole da leggere. Contiene anche molte figure che illustrano quanto si racconta e rendono completa l’immersione nelle vicende dell’epoca.
Dove: Venezia e Atene
Quando: 1687
Titolo: Atene 1687. Venezia, i turchi e la distruzione del Partenone
Autorə: Alessandro Marzo Magno
Editore e anno: ilSaggiatore 2011
Genere: storia
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