Da più di 40 anni, ogni estate, il poeta e viaggiatore Cees Nooteboom si ritira a Minorca, la sua “isola del vento“. Lo scrittore olandese è convinto di avere un legame indonsabile con questo pezzo di terra in mezzo al mare di Spagna. Nel suo studio tappezzato di libro e nel giardino popolato da piante e animali inizia a scrivere queste note. Non un diario vero e proprio né un reportage ma un “libro dei giorni” per trattenere “qualcosa del flusso di pensieri, delle letture, di quel che si vede“.
A fargli compagnia nei suoi giorni minorchini sono tartarughe, cactus, palme, ragni, le costellazioni su cui leva lo sguardo quando scende la notte, i misteri della natura che lo circonda. E che lo incanta. Ogni impressione annotata, che riguardi la zoologia, la botanica, l’astronomia o le lingue, è sempre filtrata dalla sua esperienza e dalle sue letture.
Il viaggio che prende avvio da ricordi e impressioni personali diventa quindi anche un viaggio nella letteratura. Quella di Borges e Dante, di Gombrowicz e Montaigne. Tra gli altri. La rete di riferimenti è densissima nonostante la brevita di molte annotazioni.
Il tono è meditativo, si sottrae volutamente al rumore del mondo attuale, al costante turbinio dei fatti e degli accadimenti, proprio come l’autore che sull’isola trova rifugio. Eppure di tanto in tanto all’attualità si torna – sia quella della Catalogna, della Spagna oppure dell’Europa intera. Perché in fondo ogni giardino, per quanto piccolo e concluso, si trova pur sempre nel più vasto mondo e ne fa parte. E Nooteboom non fa i salti di gioia ma… lo riconosce.
Un salto a Minorca tra i pensieri di Nooteboom?
Dove: Minorca
Quando: ogni estate da 40 anni
Titolo: 533 Il libro dei giorni
Autorə: Cees Nooteboom
Traduzione: Fulvio Ferrati
Editore e anno: Iperborea 2019
Genere: diario di viaggio
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