È notte, è luglio, è il 1996. Ho 18 anni e una manciata di mesi, mi sono appena diplomata e per la prima volta sono partita da sola. Dopo molti giri tra Verona, Brescia e Milano, ospite di amici, sono a Bologna. Domattina riparto da qui. Ho finito i soldi, ho quelli giusti per il volo di ritorno che comprerò domani stesso. Non ci sono ancora le compagnie low cost, i voli si comprano in agenzia il giorno stesso, poco prima di salire in aereo. Sono con Salvo, un amico siciliano che ha vissuto in città e me la racconta passeggiando sotto i portici per tutta la notte.
Sotto quei portici, quella notte, ho visto cambiare la città mille volte. Erano affollati e poi non lo erano più, poi lo erano ancora ma con persone diverse e infine erano vuoti, echeggianti, alcuni bui, altri illuminati, sempre affascinanti. Per qualche ragione, era sempre sotto i portici che finivamo a camminare, disertando le piazze e le vie aperte. Ci piaceva il rumore dei passi sotto le volte. Le voci le tenevamo basse, i passi pareva che volessimo accentuarli per farli risuonare di più.
Sotto quei portici, quella notte, Salvo e io ci raccontammo la vita e la mescolammo a quella della gente che passava di lì. Progetti, sogni, paure, persone, luoghi, segreti. Solo poco prima dell’alba, ormai esausti, ci decidemmo a citofonare a casa di Adriano. La sera prima si era fatto tardi e non volevamo disturbare così disturbammo alle 5 del mattino. Ci offrì un divano e un caffè, dormii un paio d’ore e poi presi un bus per l’aeroporto. Quella notte me la ricordo ancora. Mi torna alla mente ogni volta che, ovunque sia, attraverso un portico. Mi è tornata in mente di nuovo attraversandoli tra le pagine del libro La pianura dei portici.
Come anticipa il titolo, parla proprio dei portici della pianura padana, tra paesi e città. Certo, c’è anche Bologna, definita “capitale dei portici”. Il sottotitolo è Itinerari di un incontro sentimentale ed è proprio così. È un viaggio sentimentale quello nel quale ci conducono i tre autori – Massimiliano Boschini, Giacomo Cecchin e Fabio Veneri – e l’illustratore Giuseppe Vitale. Si parte con un excursus storico che attraversa i secoli. Si continua esplorando i luoghi attraverso gli occhi di viaggiatori, scrittori, artisti, cantautori, fotografi che ci hanno vissuto o ci sono passati. Il viaggio si conclude con un racconto del “sentimento dei portici” nel più perfetto spirito da flâneur che percorre i luoghi e le storie che vi attecchiscono, quelle di ieri e quelle di oggi.
Via via che scorrono le pagine illustrate attraversiamo le città: Bologna, Mantova, Ferrara, Modena, Reggio Emilia, Parma, Piacenza. Ma anche i paesi: Luzzara, Correggio, Gazzuolo, Sabbioneta, Cento… e moltissimi altri. C’è da perdersi tra le mille suggestioni e poi ritrovarsi a chiacchierarne sotto un portico che, da sempre, è un luogo di relazioni.
Le illustrazioni nell’articolo sono tratte dal libro e ringrazio l’autore Massimiliamo Boschini per avermele fornite
Dove: città e paesi della pianura padana
Quando: ieri e oggi
Titolo: La pianura dei portici
Autorə: Massimiliano Boschini, Giacomo Cecchin, Simone Terzi, Fabio Veneri
Illustrazioni: Giuseppe Vitale
Editore e anno: Editoriale Sometti 2023
Genere: saggistica
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