Messina l’ho scoperta da adulta. Da ragazzina era il posto in cui, tornando dalle vacanze “in continente” – tutte in auto, attraversando lo Stretto in traghetto – ci fermavamo a comprare i dolci. Mi ricordo ancora la pasticceria, in via Boccetta. C’è ancora.
Conoscevo meglio la sua provincia, perché sono nata e cresciuta al suo limitare e l’ho esplorata sin da bambina con i miei e poi da ragazzina con gli amici. La città, solo di passaggio. Finché non ho conosciuto Nadia che ha cominciato a raccontarmela. La racconta anche nei suoi libri, molti dei quali ruotano intorno allo Stretto.
Caravaggio e la ragazza sceglie la Messina del 1608 per immaginare l’avventura del pittore in città con le illustrazioni di un altro messinese, Lelio Bonaccorso. Del passaggio dell’artista si sa per certo che visse qui tra il 1608 e il 1609. A Messina si conservano due opere, La resurrezione di Lazzaro e L’adorazione dei pastori.
Si sa poco altro e questo non è un limite per il libro ma il motore per l’immaginazione. Il racconto ruota intorno all’incontro con una ragazza, Isabella, che rientra in porto dopo un viaggio. Secondo i desideri di suo padre sarà immortalata in un ritratto. A firma di Michelangelo Merisi. Da qui inizia una vicenda che oscilla tra realtà e immaginazione ma tutta intrisa di libertà: di essere chi si è, di sognare ciò che si vuole.
C’è un’altra protagonista, però, ed è la città. Una Messina bellissima, aperta al nuovo, piena di vitalità, lingue, movimento di persone, merci, idee, arte. Questa Messina ho imparato a vederla e riconoscerla attraversando le sue vie di oggi, dov’è rimasto impigliato un ricordo e pure dove c’è un’assenza.
Dove: Messina
Quando: 1608
Titolo: Caravaggio e la ragazza
Autorə: Nadia Terranova
Illustrazioni: Lelio Bonaccorso
Editore e anno: Feltrinelli Comics 2021
Genere: graphic novel
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