Della Recherche di Marcel Proust ho letto i primi due volumi. Forse un giorno proseguirò, forse no, ma quando ho saputo che Luigi La Rosa se n’era andato a zonzo per Parigi sulle sue tracce mi ci sono tuffata con la stessa foga con cui salirei su un volo per la Francia senza neppure il bagaglio. Non torno a Parigi dal 2015 e la nostalgia mi divora. E pensare che la nostra prima volta – di Parigi e mia – non era andata così bene. Ma poi abbiamo fatto pace, ci siamo capite e abbiamo scoperto di avere tante cose da dirci.
Tra queste pagine si vaga per la città dell’autore – che a Parigi ha vissuto e di Parigi aveva già scritto – non meno che per quella di Proust stesso. Ripercorriamo la vita del grande autore francese attraverso tutti i luoghi in cui ha vissuto, da cui è passato, che ha raccontato. E nel frattempo l’itinerario si snoda nella Parigi di oggi e nel processo creativo di Proust.
Il risultato è un ritratto dell’artista fedele ma anche molto affettivo, che dà spazio all’uomo oltre che al genio letterario. Alla malattia, ai segreti, agli eccessi, alle difficoltà quotidiane non meno che alle epifanie, agli slanci creativi, all’abbagliante talento. A questa storia nessun’altra città avrebbe potuto fare da sfondo. Parigi, la sua geografia, diventa protagonista di queste pagine quanto il suo illustre cittadino.
Dove: Parigi
Quando: fine ‘800/inizio ‘900
Titolo: A Parigi con Marcel Proust. Le stagioni della memoria
Autorə: Luigi La Rosa
Editore e anno: Giulio Perrone Editore 2022
Genere: narrativa di viaggio
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