Le letture dell’ultimo mese sono state molto soddisfacenti. C’è dentro anche qualche rilettura con consapevolezze nuove. I Viaggi di Carta precedenti sono qui.
La sapienza segreta delle api di Pamela L. Travers, trad. Cesare Catà, ed. Liberilibri 2019
Ho acquistato questo libro alla sua uscita. In quegli anni avevo da poco letto Gurdjieff e stavo leggendo Katherine Mansfield che fu sua allieva. Scoprire che lo era stata pure Pamela L. Travers fu per me sconvolgente e delizioso. Ho ripreso in mano questo volumetto dopo un incontro su Mary Poppins con Nadia Terranova al Circolo dei Lettori, dal quale è emersa la Mary sciamana. I brevi testi del volume parlano di fiabe, misticismo, miti. Mi hanno ricordato un’altra scrittrice vicina a questi temi, Cristina Campo e i suoi Gli Imperdonabili. Che meraviglia sostare tra queste pagine. Vorrei poterlo rileggere ancora come la prima volta.
Mary Poppins di Pamela L. Travers illustrazioni Júlia Sardà ed. Houghton Mifflin Harcourt 2018
Di conseguenza ho voluto rileggere Mary Poppins soffermandomi stavolta sui lati più sinistri. Non nel senso di inquietanti, ma di meno a portata di mano, e sicuramente non disneyani. Avevo a casa questa bella edizione illustrata del primo libro della serie, ricevuta in regalo qualche anno fa per il mio compleanno. Tornare sul viale dei ciliegi è stato molto bello. Anche scoprire una Mary Poppins più sciamana che tata.
Mary Poppins ritorna di Pamela L. Travers trad. Marta Barone Rizzoli 2023
Ho proseguito con le storie di Mary Poppins leggendo anche il secondo volume e andrò avanti via via con il resto. A tal proposito ti segnalo la recente uscita di un volume in italiano che include tutti gli episodi della serie con nuove traduzioni. Il titolo è Mary Poppins. La raccolta completa.
La storia di Elsa Morante Einaudi 2014
Ho riletto La storia per via della recente serie tv di Francesca Archibugi con Jasmine Trinca. Lo avevo letto da adolescente e poi di nuovo una decina di anni fa, durante un’estate piena di libri di Morante e basta. Riprenderlo in mano ha quindi risvegliato quei ricordi, le emozioni che provai allora. Ma se ne sono aggiunte altre, più mature, in parte dovute all’età e al mio sguardo attuale sulle cose, in parte alle letture che da allora si sono accumulate e che influenzano tutto quello che rileggo oggi. In ogni caso è stata un’esperienza totalizzante come le altre volte. Non ho letto altro per settimane e ho prolungato la lettura il più possibile per stare dentro Ida ancora un po’.
Ritorno alle foreste sacre di Lorenzo Colantoni Laterza 2022
Ho messo questo libro sulla mappa subito dopo aver finito la lettura quindi trovi una più estesa impressione qui. Aggiungo solo che mi ha riportato in Giappone 10 anni (esatti!) dopo il mio primo e lungo viaggio laggiù.
Sulla corsa di Mauro Covacich La nave di Teseo 2021
Di Covacich avevo letto solo il volume racconti che si apre con La sposa ma qui non è in veste di narratore. Si tratta di una raccolta di brevi testi sulla corsa, che lui stesso ha praticato per molti anni. Visto che, come ormai saprai, mi sto allenando per correre la maratona di Atene, di tanto in tanto tra le mie letture compaiono libri sul running. Non sono quasi mai d’accordo con Covacich su quello che dice della corsa, io ne ho una percezione diversa. Però leggerlo mi è piaciuto, mi interessa sempre sbirciare dentro le esperienze altrui di qualcosa che sto facendo anch’io. Se sono diverse dalle mie è pure meglio.
Scintilla di Nadia Terranova illustrazioni Mariachiara Di Giorgio Mondadori 2024
Ho visto la copertina di questo libro e ho scorto mia nipote nella bambina di fuoco che sbuca dal camino. Lei è Scintilla, un pezzetto di futuro che si affaccia nel mondo d’oggi di Antonio mentre fissa un camino vuoto in una casa circondata da un giardino e, a un certo punto, anche dalle fiamme. Come era già avvenuto con Il segreto, illustrato da Mara Cerri, le illustrazioni non solo solo parte del racconto ma lo integrano aggiungendo pezzetti alla storia.
È una storia piena di speranza che si riaccende anche nei momenti più scuri, quando nel focolare spento non resta che cenere. Mi sono piaciuti i nomi dei luoghi: una mitica Panormo, la spiaggia di Campacavallo e il bosco di Bottanuova che mi ha ricordato un mio luogo mitico, il bosco di Malabotta. Mi è piaciuta l’apparizione delle carcarazze. Il riferimento a un ponte. La presenza di Luna, cieli, stelle. La zia svitata che vorrei essere io. I nomi di persona che iniziano tutti per A. La precisione dei nomi di piante e fiori (ah, gli agapanti).
Le Baccanti di Euripide trad. Vincenzo Di Benedetto BUR 2004
Anche Le Baccanti sono una rilettura. Non so quantificare quante volte le abbia lette, dal liceo in avanti. Le ho riprese varie volte per motivi diversi, ma soprattutto per vederle in scena a teatro, sempre nuove. La forza delle tragedie antiche sta tutta qui, nell’universalità del racconto e nella possibilità di trovarci sempre nuove chiavi. Stavolta l’ho letto per un incontro del ciclo di letture sulle eroine della letteratura tenuto da Nadia Terranova (ancora lei, amatissima) per il Circolo dei Lettori. Il focus era sull’ipermaterno a partire dal saggio Donne che allattano cuccioli di lupo di Adriana Cavarero, il cui titolo è un verso di Euripide. Nel link dell’intestazione ho messo il volume singolo ma se cerchi una buona edizione di tutte le tragedie che ci sono rimaste, prendi il volume di BUR che le riunisce. Esiste anche il volume con le commedie.
Negli abissi luminosi di Angelo Tonelli Feltrinelli 2021
Ho ripreso questo libro subito dopo aver letto le Baccanti per restare ancora un po’ dentro le atmosfere e in compagnia di Dioniso. Una larga sezione del volume è dedicata al dio dell’ebbrezza. Si tratta di una raccolta di testi greci antichi che testimoniano le radici orientali e sciamaniche della cultura greca. C’è pure Eleusi, di cui avevo scritto qui. Non manca una vena leggermente polemica da parte dell’autore, che scrive una ricca prefazione e rimarca il legame orientale della Grecia, troppo spesso trascurato occidentalizzandola più di quanto si dovrebbe. Lo avevo letto a stralci qualche anno fa, ma senza possederlo. Me lo sono regalato a febbraio usando il buono omaggio che Feltrinelli offre per il compleanno. So che tra queste pagine tornerò ancora.
Il femminismo non è un brand di Jennifer Guerra Einaudi 2024
Seguo il lavoro giornalistico di Jennifer Guerra da tanti anni, sin dal podcast Anticorpi. Il suo primo libro Il corpo elettrico era un bel viaggio nel desiderio. Il capitale amoroso aveva affrontato invece l’immaginario dell’amore, sovvertendo la visione romantica per proporre un’idea più politica, libera e autentica. Non ho invece ancora letto il breve saggio Un’altra donna che tenta una definizione del termine donna, appunto. Quest’ultimo lavoro indaga cos’è il femminismo oggi, come fenomeno di massa e sempre più spesso anche social. Illuminante, come tutte le riflessioni di Jennifer Guerra. C’è anche una sezione introduttiva che ripercorre tutte le ondate storiche del femminismo, utile per farsi un’idea generale del movimento e della sua articolazione nel tempo.
Sirene e altri mostri di Jess Zimmerman trad. Sabrina Bottari Blackie 2024
Donne della mitologia che hanno sfidato il potere maschile, dice il sottotitolo. Un perfetto sunto di quello che contiene questo saggio misto a memoir. L’autrice parla di tutte le donne mostruose della mitologia ma non solo, c’è anche tanta cultura pop e qualche affondo nella sua esperienza personale. Le Sirene, le Arpie, la Sfinge, Medusa hanno messo in discussione il potere maschile con la loro sola esistenza, ma pagandola a caro prezzo. Uccise, spodestate, private di potere, voce, corpo. Nel migliore dei casi, definite mostri.
La foto di apertura è di Patrick Tomasso/Unsplash
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