Sul viaggiare: la necessità dell’altrove

#sulviaggiare


Sembra esserci nell’uomo, come negli uccelli, un bisogno di migrazione, una vitale necessità di sentirsi altrove
Marguerite Yourcenar

Mi riconosco in questa frase. Anch’io avverto in me quella spinta verso l’altrove, anzi la identifico più come un richiamo. Non qualcosa che mi spinge via da un luogo, ma qualcosa che mi chiama a un altro luogo. Diventa tanto più potente quanto più sono costretta dalle circostanze alla stanzialità.

Non sono però sicura che sia vero sempre, o per tuttə. Io ricordo di aver avvertito questa esigenza d’altrove anche quando non ero consapevole della voglia di partire, vedere il mondo, conoscere altri mondi e altre vite. In alcune fasi della mia vita è stato più un bisogno di non essere dov’ero. Mi sembra una cosa diversa, anche se mossa dalla stessa necessità di spostarsi.

Conosco però alcune persone che alla stanzialità credono fermamente, che il bisogno di andare altrove non lo sentono e stanno bene dove stanno. Anzi, rivendicano l’esigenza opposta, quella di stare, in quiete, dove sentono affondare le radici.

La foto di apertura è di Annie Spratt/Unsplash

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